In occasione della tappa milanese delle presentazioni di Figlio della fortuna, Anne Laure è stata intervistata da WUZ. Ecco un breve estratto:
Come è nata l’idea di questo romanzo?
La scrittura, per me, è un po’come il giardinaggio, all’inizio c’è solo un piccolo seme, a cui bisogna lasciare il tempo di maturare spontaneamente, senza pressioni… come nell’agricoltura biologica… è un lavoro lungo, pian piano che la prima idea è maturata altre idee si aggiungono una all’altra. A queste si uniscono successivamente tutta una serie di ulteriori pensieri… che come delle erbacce, a mano a mano ricoprono quella iniziale, come sterpaglia, fino quasi a far perdere visione dell’idea iniziale, ormai completamente ricoperta.
Nel caso di questo romanzo l’idea principale, il seme, è scaturito da una mia volontà precisa, quella di scrivere un romanzo su Blaise Cendrars, poeta delle svizzera francofona, grande viaggiatore, autore di Prosa della Transiberiana e della piccola Jeanne de France. È stato proprio
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